lunedì 13 giugno 2016

FENOMENO DE MAGISTRIS: NE VOGLIAMO DISCUTERE? di Piemme

[ 13 giugno ]

I nostri lettori sanno che noi di Mpl avanziamo poche ma cruciali idee:
(1) che da questo marasma economico, politico, istituzionale e morale, non se ne esce senza rovesciare la casta dominante, cosa possibile solo con una potente e capillare sollevazione popolare o rivoluzione democratica
(2) che per battere il fronte dei dominanti, occorre costruire un fronte ampio, anzi un vero e proprio blocco sociale popolare e antagonista il quale, ricorrendo alla storia del nostro Paese, abbiamo battezzato Comitato di Liberazione Nazionale
(3) ogni blocco tuttavia proprio perché plurale e interclassista, dovrà veder rappresentati al suo interno gli interessi del popolo lavoratore, onde evitare che chi sta sotto diventi carne da macello della guerra tra le cricche che stanno in alto; 
(4) il popolo lavoratore ha quindi bisogno di un proprio movimento politico di massa; 
(5) questo movimento politico, dati i tempi e le condizioni, prenderà la forma del "populismo di sinistra".

Proprio di tutte queste cose si discuterà all'Assemblea seminariale che P101 svolgerà il 2 e 3 luglio prossimi —chi voglia venire si sbrighi a contattare P101 scrivendo ad: appello@programma101.org o telefonando al 347 7815904 (Leonardo).

Affinché un movimento populista di sinistra possa sorgere e farsi largo ci vogliono alcune cose. Quali? 
(1) la crisi delle élite neoliberiste e la conclamata insufficienza di quelle recentemente emerse in rappresentanza della indignazione popolare, quindi uno spazio potenziale molto ampio; 
(2) una narrazione forte che faccia perno su una vocazione ideale ugualitaria modernamente declinata; 
(3) un programma politico di fase antiliberista, antioligarchico e sovranista; 
(4) uno Stato maggiore di dirigenti politici intransigenti; 
(5) un capo del movimento che oltre a carisma, cuore grande, nessuna paura davanti ai nemici, abbia l'eloquio politicamente scorretto consono ai tempi.

Luigi De Magistris ha questi requisiti di cui al punto 5?


26 commenti:

Brenno ha detto...

De Magistris, dopo il primo turno, ha in effetti fatto accennato all'ipotesi di un movimento a scala nazionale.

E' vero che corrisponde alla figura del leader populista con valori di sinistra, quindi migliore di M5S ma il problema è che M5S c'è, è in campo, ha già sfondato. Mi chiedo: oltre Napoli, esiste uno spazio politico per un movimento politico di massa antiliberista a sinistra dei grillini?
Seconda domanda: possiamo investire in De Magistris che non ha una posizione chiara e netta sull'euro?

Brenno

Anonimo ha detto...

Ma li mortacci...nostri...
Ci voleva un magistrato per insegnarci COME SI PARLA AL POPOLO.

Vogliamo sfondare anche noi e non solo stare a guardare gli altri che crescono vertiginosamente nei consensi?
Non ci vuole niente. Noi esistiamo quando gli intellettuali vanno dal popolo a parlare come fa De Magistris.
Non bisogna semplificare niente, la gente capisce tutto. Ma bisogna parlare incazzati, con rabbia, con vittimismo, rendendo le analisi economiche e politiche veicolo di un risveglio dei cuori prima che delle menti, non pensando che il fine è comprendere quelle analisi illudendosi che la semplice comprensione porti automaticamente alla presa di coscienza. Non funziona così. È il cuore che accende il cervello e non viceversa.
Avete sentito quante volte De Magistris ha parlato di CUORE?
E quale politico, intellettuale o sottile economista di sinistra ha mai parlato di cuore? Per loro cuore equivale a pancia e su questo errore la sinistra costruisce la sua sconfitta permanente.
Se vogliamo vincere questa è la strada e non potremo fallire.
Al nuovo impegno degli intellettuali di sinistra deve corrispondere un nuovo eccezionale attivismo da parte della base.
Se ristabiliamo questo rapporto diretto, non più distaccato la sinistra risorgerà e in brevissimo tempo.

simoneboemio ha detto...


Va bene il populismo, ma usando un linguaggio semplice bisogna dire pure qualcosa!

Fate un piccolo esercizio e ditemi che cosa ha detto in questo delirante discorso.
Qualcosa sulle vere ragioni del malessere dei suoi concittadini (ho detto "vere")? Qualche soluzione?
Se esordisse in una piazza qualsiasi fuori di Napoli con un discorso simile prenderebbe solamente fischi e pomodori.

Sembra un invasato, proprio come Grillo. Tutta fuffa, il Vendola dei poveri.
Stiamo molto attenti a sostenerlo, abbiamo già fatto lo stesso errore con Grillo!

Piuttosto, troviamo al nostro interno i personaggi di carisma e cultura che sappiano trascinare le folle usando argomenti validi e parole semplici e smettiamo di andar dietro a personaggi che non sono neanche in grado di capire ciò che sosteniamo già da troppi anni senza successo.

ArticoloUno

Anonimo ha detto...

Simone, guarda che ha fatto il sindaco di Napoli e ha ottenuto dei risultati sennò non lo rieleggevano a furor di popolo.
Il populismo lo fai se hai argomenti che dovranno essere teorici ma anche dei risultati concreti (che valgono più delle teorie o dei buoni propositi).
Intanto noi prendiamo da De Magistris il linguaggio che su quello siamo molto carenti.
Sui fatti mi sembra che si difenda molto bene, altro che fuffa.

Anonimo ha detto...

La risposta alla domanda 5 è un ENORME MAIUSCOLO Sì!!! Bisogna lavorare per costruire attorno a De Magistris una organizzazione nazionale. Sarebbe opportuno che MPL e P101 operassero per iniziare a muoversi in tal senso.

SOLLEVAZIONE ha detto...

Caro Simone ArticoloUno,

faccio il piccolo esercizio che suggerisci e ti spiego cosa De Magistris ha detto in questo splendido discorso che tu definisci delirante:
1) Renzi vai a casa!
Ha detto in modo chiaro, diretto, politicamente scorretto, facendosi capire da tutti gli ascoltatori nessuno escluso, li presenti o virtuali su you tube. E' un messaggio talmente chiaro e talmente politicamente programmatico, da non lasciare adito a dubbi. Ha detto ciò che in pochi hanno il coraggio di dire. Con una frase ha spiegato che in questo momento Renzi e il suo Pd sono un nemico, Renzi con alle spalle i poteri forti e l'Unione europea, Renzi che blatera di "modernizzare" il nostro Paese e intanto distrugge la Costituzione; ci serve una legge elettorale in confronto alla quale la legge fascista Acerbo era un lusso; applica il jobs act, smantella scuola e sanità, privatizza tutto, serve su un vassoio d'argento l'Italia, le sue istituzioni statuali, la sovranità degli italiani, all'aristocrazia finanziaria neoliberista.
E' assurdo che quasi nessuno abbia il coraggio di dire "Renzi a casa", neppure coloro i quali si sono imbarcati nella raccolta delle firme per il referendum costituzionale di ottobre.
2) Siamo noi il sud ribelle. Napoli ribelle!
Ha incitato alla ribellione. E l'applauso è sonoro. La gente vuole essere spronata, si identifica con chi mostra coraggio e nessuna paura, e a sua volta osa! "Più ci attaccano più andiamo bene", significa non indietreggiare, non arrendersi, attaccare.
3) Potere al popolo!
In tre parole una visione del mondo. Messaggio molto più chiaro, diretto e fruttuoso di tanti discorsi che invitano alla riconquista della sovranità popolare.
Potrei continuare, ma devo chiederti come fai a definirlo il Vendola dei poveri?

Daniela Di Marco

Anonimo ha detto...

Pienamente d'accordo con il commento redazionale di Daniela Di Marco. Aggiungo che martedì scorso, ospite su La7, del talk show di Floris, il sindaco di Napoli ha pure attaccato l'Unione Europea. E lo scorso anno intervistato dal quotidiano Il Manifesto, aveva pure affermato di ispirarsi agli esperimenti più avanzati di democrazia diretta municipale, tentati nel Venezuela Bolivariano. Aggiungiamoci che non ha paura di parlare di rivoluzione (quali altri personaggi pubblici con un seguito di massa lo fanno in Italia?), che nel suo studio ha il ritratto di Che Guevara (a cui dice di ispirarsi), che non teme di esporsi frequentando centri sociali, case occupate, sindacati di base e convegni di Eurostop, e il quadro è completo. Chi lo paragona a Vendola è totalmente fuori strada. Poi, certo, nessuno è perfetto, per cui se anzichè ragionare da militanti politici che provano ad intercettare attivamente un fenomeno politico di questo tipo, ci si mette a fare i commentatori critici, qualche difetto e limite politico lo si trova sicuramente anche in Luigi De Magistris.

Anonimo ha detto...

Clamoroso endorsement di The Sun a favore della Brexit

https://www.thesun.co.uk/news/1277920/we-urge-our-readers-to-believe-in-britain-and-vote-to-leave-the-eu-in-referendum-on-june-23/

Prima pagina web addirittura imperiosa (di ieri sera quindi se non l'hanno cambiata stamattina)

https://www.thesun.co.uk

The Sun è un quotidiano vendutissimo considerato super populista di proprietà di Rupert Murdoch.
Se significa che anche importanti settori dell'imprenditoria e della finanza vogliono l'uscita e per questo ai spingono fino a fare un accorato appello al popolo la situazione potrebbe davvero prendere una piega clamorosa.



simoneboemio ha detto...


A redazione e Daniela

1)
Renzi a casa lo dicono tutte le forze politiche tranne il PD e alcuni lo dicono anche dentro il PD
Renzi è solamente il frontman del sistema che ci sta soggiogando, una volta a casa ne metteranno un'altro
Chi basa la propria comunicazione su "renzi a casa" senza spiegare nulla del perchè ce lo ritroviamo al governo non la racconta giusta

2e3)
La ribellione si, ma contro chi? Contro Renzi? Contro il resto dell'Italia? Vi faccio presente che ha detto questo: "napoli capitale e granducato di toscana dietro, dopo 150 anni" (!?)
Niente di più distruttivo, ora noi italiani dobbiamo unirci e non cadere nella trappola del tutti contro tutti.

Su Vendola)
Il nostro nuovo idolo ha fatto un discorso senza capo ne coda ecco alcuni passaggi:
"mi hanno strappato tante cose, ma l'anima e il cuore non me la strapperanno mai"
"la poltrona non sarà mia, ma vostra"
"popolo di onesti non siamo in vendita"
"amore per il popolo per la nostra città"
"amatevi non odiate"
"non sono come renzi berlusconi salvini, sono come voi"
"non mi avrete mai, il piombo fuso dovrete usare"
"se mi fanno fuori ci sarete voi"
"non sono in vendita"
"renzi vai a casa, devi avere paura"
"napoli capitale e granducato di toscana dietro, dopo 150 anni" (!?)
"napoli ribelle, potere al popolo"
"è il popolo che scrive la storia, non il potere costituito"
"lo dice che guevara, non lo dico io"
"mani, cuore, corpo, energie"
"mi avete tolto tutto, ma noi stiamo ancora qua"
"abbiamo creato un concetto di comunità, ..., loro non sanno neanche cosa significa"
"più ci ostacolano e più stiamo andando bene"
"più ci attaccano e più diventiamo forti"
"più cercano di bruciarci e più dobbiamo mettere ossigeno" (!?)
"viva il popolo e viva napoli, napoli nel cuore"
Praticamente non ha detto nulla, proprio come fa Vendola con la sua terminologia altisonante, però usando termini terra terra, da qui "il vendola dei poveri"
No comment

Nel merito della mia critica:
vogliamo continuare a sostenere personaggi del calibro di grillo, de magistris, tzipras, per poi restare delusi, o iniziare a dare visibilità ai nostri che hanno ben capito perchè ci ritroviamo nelle condizioni di un paese del terzo mondo?

Poi fate come volete, ma nel mondo cd sovranista, siamo gli unici che cotinuano a guardare altrove e, forse anche per questo, ancora dobbiamo nascere come forza politica.

ArticoloUno

Brenno ha detto...

Capisco che occorre non sbilanciarsi anzitempo su De Magistris ma francamente i giudizi di Articolo Uno sono tanto stroncanti quanto fuori bersaglio.
Piemme ha posto una domanda: il sindaco di Napoli può essere o no una grande risorsa della nostra lotta di liberazione? Se sì, proviamo a portarlo dalla nostra parte? Oppure continuiamo col solito atteggiamento da setta e gli si sputa addosso? Non si chiede Articolo Uno perché mai i sovranisti sono al palo, non pesano? Non sarà che, come dice anche un anonimo qui sopra, se non parli al cuore della gente non ti apri nessuna breccia? O si pensa che i cittadini si solleveranno solo dopo avere capito la funzione dell'Unione, della moneta, delle banche e cc. ecc.?
Piemme pone quindi un secondo problema: De Magitris pare avere il carisma del leader popolare.
Infatti scalda i cuori, lavora sulla giusta rabbia degli italiani, da coraggio, invita alla lotta, anzi alla rivoluzione e al potere popolare.
Non tentare di portarlo dalla nostra parte, con l'alibi che non la dice tutta come vorremmo, significa condannarsi all'impotenza.
E' davvero triste che un sovranista condanni il sindaco di Napoli con gli stessi epiteti della stampa di regime: populista, esagitato, Masaniello, strampalato demagogo...
Brenno

Valdo ha detto...

Simone ArticoloUno... che senso ha NON appoggiare De Magistris e il M5S (NON Grillo, il M5S è un movimento che sempre meno dipenderà da lui) perché urlano, parlano alla pancia (in compenso il piddì parla al portafogli dei garantiti), non vanno all'attacco diretto dell'euro (da cui gli italiani NON vogliono uscire in maggioranza perché terrorizzati da stampa e tv che sono tutte in mano agli euristi), non spiegano bene il problema macroeconomico ecc? Se hai una alternativa potente ed efficace, la cosa potrebbe avere un senso ma se non ce l'hai... li appoggi eccome per dare una spallata al Pd, partito alfiere del neoliberismo eurista. E magari da loro ci sarebbe pure da imparare. La cosa che più fa sorridere di questo atteggiamento è la frase "vogliamo continuare a sostenere personaggi del calibro di grillo, de magistris, tzipras, per poi restare delusi, o iniziare a dare visibilità ai nostri che hanno ben capito perchè ci ritroviamo nelle condizioni di un paese del terzo mondo?". Ora, a parte che tra Tsipras e gli altri due c'è una bella differenza, mi chiedo: chi sarebbero "I NOSTRI" cui dovremmo dare visibilità? No, perché di leader sovranisti non ne vedo mezzo, visto che in cinque anni nessuno di loro è riuscito a catturare manco un consenso dello 0,1% e la colpa non può essere certo del fatto che si segua con simpatia o si votino 5 Stelle e De Magistris. Troppo comodo! La visibilità un politico di razza (perché per vincere una simile battaglia devi essere di razza) se la prende! Se tutto il mondo sovranista in anni non è riuscito a presentare uno straccio di lista competitiva (guardate i voti che hanno preso a Roma quelli di Ali, da piangere. Al confronto Civati ha fatto boom), forse significa che manca completamente una strategia e uno o più leader, oltre ai soldi e ai mezzi. Quindi che facciamo? Ci dedichiamo a far perdere voti al M5S e a De Magistris dando una mano al Pd nell'attesa che "quelli che hanno capito" magari fra 50 anni raggiungano il 4%?

simoneboemio ha detto...

La questione che pongo non è sul linguaggio da usare, ma a questo punto o io non sono chiaro o qui si continua a spostare il discorso per non affrontare il problema che sollevo.
Se volete catturare l'attenzione del puvblico dicendo fesserie fate pure. Io preferisco fare altro.

simoneboemio ha detto...


Capisco che le critiche, anche se costruttive, sono mal digerite e per questo la pianto dicendo che il problema che sollevo non è il linguaggio, ma i contenuti e che non c'è atteggiamento peggiore di quello che si sente colpito da una critica e cerca di spostare il discorso su altro.
Se volete catturare l'attenzione del pubblico dicendo fesserie fate pure, io preferisco essere coerente con quello che penso ed usare il mio linguaggio, certamente più terra terra di molti di quelli che scrivono qui, per esporre concetti che abbiano un senso senza sbraitare come grillo, vaneggiare come de magistris per poi tradire come tzipras.
ArticoloUno

Anonimo ha detto...

Giusto, ha ragione Simone!
Smettetela di dire fesserie!!
Siete tutti dei traditori come Tsipras!!!

PS: Sul fatto che Simone dice che il suo linguaggio è terra terra concordo perfettamente. Proprio terra terra.

Anonimo ha detto...

Il punto è che la c.d. "area "sovranista" non esiste! Se uscite da internet e dai convegni a cui partecipano al massimo poche centinaia di persone, dov'è che trovate nella realtà concreta l'"area sovranista"? M5S e De Magistris, piaccia o non piaccia esistono e sono fenomeni di massa, uno con un seguito nazionale, l'altro locale. I fantomatici "sovranisti" che sono seguito hanno? Dove hanno le sedi dei loro movimenti politici? dove sono i loro militanti? quanto consenso elettorale hanno? In quali lotte sociali sono presenti? Ecco, io i 5 stelle, i comunisti, i centri sociali, i fascisti, i leghisti, quelli del pd, li incontro nella vita reale, i "sovranisti" no. Se si vuole fare politica bisogna capire che non si può eludere il principio di realtà. E se si vuole portare avanti, da sinistra, la questione della sovranità nazionale e popolare bisogna saperla calare all'interno dei fenomeni concreti, provando ad indirizzarli.

Anonimo ha detto...

In Francia scendono per strada a prendersi le bastonate.
In Inghilterra anche se non vince il Brexit la società si spaccherà in due con conseguenze che si faranno sentire già nei prossimi mesi; per di più per rassicurare la gente hanno promesso che non ci sarà assistenza sanitaria per i non britannici quindi sancendo pubblicamente ancora una volta la natura anti solidale dell'Unione.
La borsa precipita per il terzo giorno consecutivo.
Guardate che si fa il filotto "M5S a Roma e magari a Torino-Brexit-Podemos in Spagna-NO al referendum di ottobre" succede veramente il finimondo e noi stiamo ancora a carissimo amico.

Vanno bene i convegni ma dobbiamo andare dalla gente, non possiamo restare sempre fra noi a fare riunioni in cui si deve decidere se è il caso di ipotizzare cautamente se eventualmente ci si possa incontrare su una dichiarazione di intenti preliminare di cui poi si discuterà in una successiva riunione fra qualche mese.

E soprattutto facciamola finita di fare le pulci a come parlano quelli che prendono valanghe di voti, che ci rendiamo ridicoli.
Lode e onore ai francesi, tifiamo Inghilterra, bravissimo De Magistris, ancora più bravo Grillo e adesso diamoci una mossa noi, per Diana.

SOLLEVAZIONE ha detto...

MA DI COSA STATE DISCUTENDO?

Io ho scritto:

«Affinché un movimento populista di sinistra possa sorgere e farsi largo ci vogliono alcune cose. Quali?
(1) la crisi delle élite neoliberiste e la conclamata insufficienza di quelle recentemente emerse in rappresentanza della indignazione popolare, quindi uno spazio potenziale molto ampio;
(2) una narrazione forte che faccia perno su una vocazione ideale ugualitaria modernamente declinata;
(3) un programma politico di fase antiliberista, antioligarchico e sovranista;
(4) uno Stato maggiore di dirigenti politici intransigenti;
(5) un capo del movimento che oltre a carisma, cuore grande, nessuna paura davanti ai nemici, abbia l'eloquio politicamente scorretto consono ai tempi.
Luigi De Magistris ha questi requisiti di cui al punto 5?»

Qui, invece, è partita una singolare pittoresca, che per di più non c'entra un cazzo con il post pubblicato.

SI stia al merito.
«Luigi De Magistris ha questi requisiti di cui al punto 5?»
Non ho detto che il sindaco di Napoli è il Lenin in pectore dei No euro, né che ci si debba accodare a lui. Ho anzi premosso il punto 5, (5!) da altri quattro punti-condizione.

Poi certo, ognuno può preferire una Chiesa , o una setta purista ad un movimento politico che per sua natura non può contemplare il proprio ombelico ma, invece deve "guardare altrove", al mondo, a ai fenomeni reali che crescono in seno al popolo, e coi quali ci si deve misurare —se si vuole fare lavoro politico e cambiare da cima a fondo il Paese. Se invece si immagina la lotta politica come pura e semplice diffusione del "Verbo" sovranista, beh, non ci siamo proprio.
Con chi si pensa di fare una sollevazione popolare, coi quattro gatti sovranisti?
Buona fortuna!

Quindi insisto:
«Luigi De Magistris ha questi requisiti di cui al punto 5?»

Piemme

Anonimo ha detto...

A' More'...t'hanno risposto de sì in cinque...

simoneboemio ha detto...


Gli stupidi attacchi personali di chi si nasconde dietro l'anonimato non mi fanno alcun effetto ancor più se mi attribuiscono concetti mai espressi.

Volete qualcosa di populista, che abbia un valore simbolico e che abbia un senso (a differenza delle parole del nostro de magistris)?

Eccovelo:

http://simoneboemio.blogspot.it/2016/06/articolo-12.html

Anonimo ha detto...

Simone Boemio

Inutile rigirare la frittata
Qui il copincolla di quello che hai scritto:

"Se volete catturare l'attenzione del pubblico dicendo fesserie fate pure"

"penso ed usare il mio linguaggio, certamente più terra terra di molti di quelli che scrivono qui, per esporre concetti che abbiano un senso senza sbraitare come grillo, vaneggiare come de magistris per poi tradire come tzipras"

I lettori decideranno chi è quello che dice le fesserie.
Sul tuo linguaggio che tu stesso definisci terra terra sono d'accordo: è terra terra.

Valdo ha detto...

Niente... Simone Articolouno non ce la fa a capire... "Bruciamo alla bandiera" scalda il cuore e ha un senso? Si, ha un senso e forse (forse) scalda il cuore ma chi lo legge? Che impatto avrà questo articolo? Invece che impatto ha un discorso di De Magistris? Io posso dire la cosa più intelligente del mondo ma se non mi faccio conoscere a livello di MASSA con una strategia precisa e una lista elettorale competitiva, nessuno mi ascolterà. Qui non si tratta di rispondere alle critiche verso il M5S o De Magistris... il tema è: Grillo e De Magistris in questo momento sono da appoggiare o meno? E in particolare De Magistris può essere il leader di una sinistra sovranista nazionale? Premetto che per me alla prima domanda vale il si, sulla seconda ho molti dubbi... ma non per una questione di contenuti, come ArticoloUno... ma proprio di forza che De Magistris potrebbe avere a livello nazionale, che è tutto un altro discorso...

Rosanna Spadini ha detto...

Oddio … adesso Simone Articolo Uno Boemio crede di aver detto meglio di De Magistris, oppure di avere più carisma politico di lui ... peccato che tra gli interventi proposti dai due ci sia un abisso di differenza: Articolouno parla di Europa, mentre fa un viaggio a Londra, considerandosi l'unico detentore della verità ... De Magistris si candida per la seconda volta a sindaco di Napoli, quindi deve concentrarsi su quella realtà … e dopo il primo mandato ha raccolto moltissimi consensi, infatti ha incassato il 42% al primo turno e si avvia a trionfare il prossimo 19 giugno … ha sicuramente una forte personalità, non credo però che ci sia in gioco la nascita di un nuovo schieramento politico, di una Podemos italiana … e se anche fosse interesserebbe la città e la regione se mai … credo che farebbe fatica a coinvolgere l'intero sud Italia … ma comunque potrebbe essere un'opportunità per tutta la sinistra, divisa, conflittuale e dissestata da troppo tempo … negli ultimi 20 anni poi De Magistris è stato attaccato duramente dall'establishment al potere, denunce e processi che hanno tentato di screditarlo ... ed è uscito indenne da tutti, anche dall'indagine Why Not ... e benché l'ex pm sembri voler diventare l'ultima spiaggia per la costruzione di una "cosa rossa": "Faremo la Podemos italiana", promette ... attendiamo gli eventi ...
Napoli intanto è l'unica città dove il ballottaggio non è affare tra Pd - M5S - Centrodestra … e infine De Magistris ha detto che potrebbe cercare contatti con Grillo ... guarda caso, qualcosa vorrà pur dire ...

Anonimo ha detto...

Ieri in un'intervista al TG3, De Magistris ha parlato di "Movimento Popolare di Liberazione"....

SOLLEVAZIONE ha detto...

LA GIUSTA DOMANDA...

.. la fa valdo:
« E in particolare De Magistris può essere il leader di una sinistra sovranista nazionale?»

Io sono il primo, che non firma cambiali in bianco a nessuno, e che non sosterrà nessuno che non rappresenti, oltre alla rabbia e all'indignazione popolare, un'idea coerente di Paese antiliberista, antioligarchico e sovranista.

Se il sindaco di Napoli imboccherà questa strada lo sapremo presto. Prima ancora che i programmi lo verificheremo da chi si circonderà. Se imbarcherà i rottami dei ceti politici di sinistra, vorrà dire che prenderà la strada del suicidio.
Così, a naso, immagino che lui lo sappia, dopo la triste e penosa esperienza di "Rivoluzione Civile" con quel pesce lesso di Ingroia.

Un fatto è sicuro: non si prende il 43% se alla spalle non ci fosse una spinta popolare di massa. Infatti i sinistrati prendono legnate dappertutto, perché dietro ad essi non c'è alcuna spinta, se non quella all'eutanasia.

Concludo e mi chiedo: quale può essere lo spazio politico di De Magistris? Certamente può solo rappresentare una radicalità sociale e ideale che i cinque stelle non intercettano e se la intercettano è solo perché non c'è in campo ... un Populismo di sinistra radicalmente antistemico, quindi anche antiu-eurocratico.

Così, a naso, mi pare che il sindaco lo sappia. Ed è perché lo sa che a Napoli ha polverizzato M5S.

Piemme

Anonimo ha detto...

Proprio in questi giorni De Magistris ha dichiarato di voler allargare a livello nazionale l'esperimento politico di Napoli. Non si tratta di firmare cambiali in bianco, ma di intervenire attivamente per orientare al meglio un'iniziativa politica che ha buone potenzialità. In questo senso la questione veramente dirimente non è quella posta al punto 5, bensì quella sollevata al punto 2. Esiste un numero sufficiente di quadri e dirigenti politici di sinistra-sovranista in grado di avere un ruolo da protagonisti?

Anonimo ha detto...

Stando agli exit-poll, De Magistris ha asfaltato Lettieri al ballottaggio. Il popolo napoletano è con lui.

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